Un giudice unico della Delhi High Court, Pratibha M Singh, si è ritirata mercoledì dall’udienza della petizione presentata dall’Alliance of Digital India Foundation (ADIF) contro la Competition Commission of India (CCI) e Google nel caso di Google Play Store. La petizione ADIF, presentata lunedì, sarà ora ascoltata da un altro giudice della Delhi High Court il 18 aprile. Il Chief Justice della Delhi High Court, Satish Chandra Sharma, è probabilmente incaricato nei prossimi giorni di assegnare un nuovo giudice per l’udienza della questione.

ADIF ha chiesto alla Delhi High Court di richiedere alla CCI di invocare la “dottrina di necessità” nel caso delle politiche di Google Play Store per avviare le procedure di non conformità contro il colosso tecnologico. Questo think tank, che rappresenta le start-up digitali, ha anche chiesto alla Delhi HC di direttamente CCI di prendere in considerazione la “tempestiva giurisdizione” delle domande di provvedimento cautelare presentate da ADIF.

ADIF ha anche chiesto alla Delhi High Court di emettere un’ordinanza per sospendere l’attuazione dell’UCB finché la CCI non abbia emesso una sentenza nel caso di applicazione di ADIF. Inoltre, vuole che la Delhi High Court emetta un’ordinanza/direzione affinché Google sia invitata a mantenere lo status quo in attesa della decisione della CCI sulla domanda di ADIF (ossia, non viene addebitata alcuna commissione quando le transazioni avvengono tramite un altro sistema di pagamento, il sistema di fatturazione non basato su Google Play).

Questa mossa dell’ADIF di bussare alle porte della Delhi High Court è significativa poiché Google sta cercando di implementare la sua attesissima politica di “User Choice Billing” (UCB) dal 26 aprile.

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Di RRR

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