L’agenzia poco conosciuta ma potentemente influente chiamata Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS) si è inserita nella vicenda che riguarda il futuro di TikTok. La popolare applicazione di social media, sotto la proprietà cinese di ByteDance, è stata sotto la lente d’ingrandimento del governo americano per anni per questioni di sicurezza nazionale, poiché molti temono che i dati degli utenti possano essere utilizzati dal governo cinese o che la piattaforma possa essere usata per diffondere informazioni errate o propaganda.
Il CFIUS, tra i suoi compiti, ha l’incarico di investigare gli accordi aziendali che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale e potrebbe bloccare vendite o forzare le parti a modificare i termini di accordi allo scopo di proteggere la sicurezza nazionale. Il comitato, sotto la supervisione della Segretaria del Tesoro Janet Yellen, è composto da membri di differenti dipartimenti governativi come quello di Giustizia, Energia e Commercio, tra gli altri.
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L’interesse del CFIUS su TikTok risale almeno al 2019, ma l’attenzione del governo si è intensificata negli ultimi mesi per le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina. Infatti, il comitato si è occupato anche delle relazioni aziendali con altri social media come Grindr.
L’azienda proprietaria di TikTok ha cercato di mitigare le preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale proponendo un piano di mitigazione di 1,5 miliardi di dollari chiamato Project Texas. Il piano prevede il salvataggio dei dati degli utenti americani sui server di proprietà dell’azienda Oracle, garantendo che i dati siano sotto il controllo di un team statunitense. Tuttavia, non è ancora chiaro se il CFIUS accetterà l’alternativa proposta da TikTok.
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Se TikTok non rispetterà gli ordini del CFIUS, la piattaforma rischia di violare la legge, con conseguente impatto sulle sue attività commerciali, tra cui i servizi bancari, di outsourcing, di pubblicità e di app store. Se l’azienda accetterà di vendere, dovrà avere la preapprovazione sia del CFIUS che del governo cinese.
In passato, TikTok si era avvicinata a Microsoft in seguito alle pressioni dell’amministrazione Trump nel 2020, ma ben presto aveva deciso di accettare l’offerta di Oracle e Walmart. Tuttavia, questo non sembra essere stato sufficiente per il CFIUS.
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La questione di TikTok non interessa solo il governo americano, ma anche altri Paesi, come l’India, dove l’applicazione è stata vietata nel 2020 per motivi di privacy e sicurezza. Il futuro della piattaforma, dunque, resta ancora incerto e dipende in gran parte dall’azione del CFIUS.
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