La missione Electrojet Zeeman Imaging Explorer (EZIE) della NASA è pronto per il lancio nel 2024 dopo aver superato con successo la revisione del design critico. La missione fornirà immagini uniche delle correnti elettriche tra la Terra e lo spazio esterno, migliorando la nostra comprensione dei fenomeni del clima spaziale e del loro impatto sulla Terra.

EZIE invierà una serie di tre piccoli satelliti per studiare gli elettrogetti aurorali, che sono correnti elettriche che scorrono a 60-90 miglia (95-145 chilometri) sopra i poli della Terra e sono solo una piccola parte dell’enorme corrente elettrica che scorre tra la magnetosfera della Terra e il pianeta. La missione fornirà la prima immagine mai vista di queste correnti elettriche, offrendo maggiori informazioni sulla connessione tra il Sole e la Terra.

“Siamo entusiasti di ciò che apprenderemo da EZIE”, ha dichiarato Peg Luce, direttore esecutivo in carica della Divisione di Eliofisica della NASA a Washington. “Questa missione approfondirà la nostra conoscenza della connessione tra il Sole e la Terra e ci aiuterà a capire meglio le correnti elettriche che collegano le splendide aurore boreali alla magnetosfera della Terra. Questo è fondamentale perché gli stessi fenomeni del clima spaziale che alimentano le meravigliose aurore boreali possono causare interferenze ai segnali radio e alle comunicazioni e danneggiare le reti di utilità sulla superficie della Terra, oltre a rappresentare un rischio per i satelliti in orbita”.

Il supporto finanziario per EZIE è fornito dal Programma di esploratori di Eliofisica, supervisionato dall’Ufficio del Programma degli esploratori situato presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. La missione è guidata dall’APL, che si occupa della progettazione, della costruzione e della gestione di EZIE, in collaborazione con il JPL e la Blue Canyon Technologies (BCT).

Aiutandoci a comprendere meglio i fenomeni del clima spaziale e le loro conseguenze sulla Terra, la missione EZIE rappresenta un passo importante nella ricerca della NASA sui legami tra il nostro pianeta e lo spazio, aiutando a proteggere i nostri sistemi di comunicazione elettronica e la nostra infrastruttura degli impianti di servizio.

La comprensione degli effetti del clima spaziale sulla Terra è, infatti, fondamentale per sviluppare tecniche di protezione contro eventi di perturbazione, quali le tempeste solari. Inoltre, una maggiore consapevolezza degli effetti del clima spaziale può consentire a compagnie aeree e militari di evitare zone di radiazione più intense durante le operazioni di volo.

La missione EZIE, in sintesi, rappresenta un’occasione importante per aumentare la nostra comprensione della complessa sinergia tra la Terra e lo spazio esterno, per proteggere la nostra infrastruttura elettronica e per sviluppare soluzioni innovative per risolvere i problemi legati alla connessione tra i due mondi. E, grazie all’avanzamento tecnologico, stiamo un passo più vicini a comprendere e sfruttare le connessioni elettriche tra la Terra e lo spazio esterno.

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Di Carmine

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