La sonda Jupiter Icy Moons Explorer (Juice) dell’ESA è stata lanciata con successo dallo Spaceport europeo in Guiana Francese alle 9:04 a.m. EDT il 14 aprile per intraprendere un’ambiziosa missione alla scoperta dei segreti dei mondi oceanici intorno al gigante del sistema solare, Giove. Dopo il lancio e la separazione dal razzo, il Centro operativo spaziale europeo (ESOC) di Darmstadt, in Germania, ha confermato l’acquisizione del segnale tramite la stazione terrestre di New Norcia in Australia alle 9:04 a.m. EDT. Gli enormi pannelli solari della sonda si sono dispiegati alle 9:33 a.m. EDT, assicurando che Juice possa viaggiare verso i confini del sistema solare.
Juice intraprenderà un viaggio di otto anni verso Giove, dove studierà in dettaglio le tre grandi lune che lo orbitano e che ospitano gli oceani: Ganimede, Callisto ed Europa. Grazie all’utilizzo di strumenti di misurazione attuali, la missione fornirà informazioni inedite sulle condizioni ambientali, geologiche e astrobiologiche di questi mondi.
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In particolare, le informazioni sui singoli oceani sepolte sotto le superfici di Ganimede, Callisto ed Europa informeranno la comunità scientifica sulla possibilità di esistenza di forme di vita in quei mondi. Gli scienziati avranno così l’opportunità di indagare sulla possibilità di processi di sviluppo della vita che potrebbero essere simili a quelli verificatisi sulla Terra.
La missione segna il culmine di numerosi lavori preparatori condotti dall’ESA e dai suoi partner internazionali che hanno collaborato alla creazione della sonda. Juice è dotato di tecnologia avanzata e di un set di strumenti per l’osservazione moderni in grado di fornire informazioni senza precedenti sul sistema di Giove.
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“È grazie al supporto dell’ESA, allo sforzo e all’impegno di centinaia di industrie europee e istituti scientifici che la missione Juice è diventata una realtà”, ha dichiarato Giuseppe Sarri, responsabile del progetto Juice dell’ESA. “Insieme ai nostri partner NASA, l’Agenzia giapponese per l’esplorazione aerospaziale e l’Agenzia spaziale israeliana, che hanno contribuito con hardware o strumentazione scientifica, abbiamo raggiunto questo importante traguardo”.
Questa missione rappresenta la continuità dell’esplorazione di Giove iniziata da più di 400 anni fa da Galileo Galilei che lo osservò attraverso un telescopio per la prima volta, scoprendo le lune che lo orbitavano. Juice, che porta una targa commemorativa in onore delle scoperte di Galileo, mostrerà Giove e le sue lune in una maniera che il grande astronomo italiano non avrebbe neanche potuto immaginare.
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Juice collezionerà dati preziosi sul sistema di Giove che saranno analizzati dalla comunità scientifica in tutto il mondo. Sia gli scienziati che il pubblico potranno guardare alle stelle con un nuovo senso di meraviglia, camminando oltremare delle scoperte fatte finora sulla vita nel nostro sistema solare.
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