L’enorme incendio del deposito di riciclaggio di plastica è un brutto ricordo: la plastica è un incubo per l’inquinamento
Un enorme incendio in una struttura di riciclaggio della plastica a Richmond, Indiana, è un terrificante ricordo che la plastica è un incubo per l’inquinamento, un problema che il riciclaggio non può risolvere. Il fuoco è iniziato martedì sera in un magazzino di riciclaggio e rivendita, che gli ufficiali hanno descritto come sei edifici pieni di rifiuti di plastica.
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“Stiamo guardando circa 14 acri di plastica che è ammassata ovunque”, ha detto il capo del dipartimento dei vigili del fuoco di Richmond, Tim Brown, in una conferenza stampa mercoledì. “L’intero complesso sta bruciando o è stato bruciato”.
Una colonna di fumo nero si librava sopra l’edificio in fiamme e la comunità circostante. Circa 2.000 residenti nel raggio di mezzo miglio dall’incendio sono stati costretti a evacuare a causa del fumo tossico. Le persone appena fuori dalla zona di evacuazione sono state invitate a ripararsi con le finestre e le porte chiuse.
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L’America non sa cosa fare della sua plastica
Ieri sera, la città di Richmond ha annunciato che il fuoco era finalmente “sotto controllo”. Ma non c’è ancora nessuna notizia su quando l’aria e l’ambiente saranno abbastanza sicuri per far rientrare nella zona di evacuazione i residenti che sono stati costretti ad abbandonare le loro case, mentre i detriti continuano a ardere.
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Questo scenario è terrificante, ma fa parte di un problema più ampio. L’America non sa cosa fare della sua plastica. Molto poco viene riutilizzato a causa della complessità chimica e dei costi coinvolti. Invece, i rifiuti si accumulano – e quando lo fanno, come nel caso di questo magazzino, possono diventare pericolosi.
La plastica è fatta di combustibili fossili, il che la rende altamente infiammabile. Brucia più caldo di altri tipi di fuoco ed è difficile da spegnere. E quando brucia, la plastica rilascia sostanze note per essere dannose per gli esseri umani. La fuliggine e il fumo da qualsiasi incendio possono rendere la respirazione più difficile, ma la plastica bruciata rilascia anche sostanze chimiche chiamate diossine, l’esposizione elevata alle quali è stata correlata a cancro e problemi riproduttivi e di sviluppo, tra gli altri rischi.
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L’EPA sta monitorando la qualità dell’aria a Richmond per verificare la presenza di una serie di inquinanti tipici degli incendi di plastica. Al centro della zona di evacuazione, i monitor dell’aria dell’EPA hanno rilevato: cianuro di idrogeno, benzene, cloro, monossido di carbonio e composti organici volatili.
“Tutte quelle cose sono pericolose quando sono concentrate … tutte queste molecole lavorano insieme per fare dispetti nel corpo”, ha detto Cedric Rutland, un pneumologo e portavoce nazionale dell’American Lung Association. Molti di quei composti possono causare infiammazione nei polmoni, ad esempio.
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È più rischioso, dice, per le persone con una storia di condizioni cardiache e polmonari. E ciò è spesso più comune nelle aree in cui le persone vivono vicino a impianti industriali, come questo magazzino di riciclaggio della plastica.
Anche dopo che il fuoco sarà spento, gli ufficiali dovranno valutare se vi sono sostanze chimiche residue dall’incendio che devono essere pulite prima che i residenti possano tornare nelle loro case. Hanno già avvertito le persone di non toccare alcun detrito attorno alle loro case, che potrebbe anche contenere amianto dagli edifici del magazzino.
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