La Corea del Sud ha multato Alphabet Inc.’s Google per circa $32 milioni per aver abusato della sua posizione dominante sul mercato globale per ostacolare una società concorrente, nella più recente sfida normativa al controllo del colosso tecnologico americano sull’ecosistema delle app mobili.

Le tattiche di Google per bloccare la crescita del mercato delle app della società rivale One Store Co. sono state considerate pratiche anticoncorrenziali dalla Fair Trade Commission sudcoreana. Le società di gioco sono state indotte a rilasciare le loro app esclusivamente sul Google Play in cambio di promozioni favorevoli sulla piattaforma e supporto per il lancio dei loro prodotti all’estero, ha affermato il regolatore.

In risposta alla sanzione, Google ha dichiarato di non essere d’accordo con la decisione e ha espresso le sue preoccupazioni per le possibili conseguenze negative della decisione. In particolare, l’azienda teme che la decisione possa limitare la scelta dei consumatori sudcoreani e ridurre la concorrenza sul mercato della tecnologia mobile.

Google ha anche sostenuto di essere impegnata a rispettare le regole antitrust in tutto il mondo e di lavorare per garantire che i suoi servizi siano accessibili ai consumatori in modo equo e trasparente.

La Corea del Sud è solo l’ultima di una serie di nazioni che hanno preso provvedimenti contro Google per le sue politiche di controllo del mercato delle app. Nel 2018, l’Unione europea ha multato Google per circa 4,34 miliardi di euro per aver abusato del suo potere di mercato con Android, il suo sistema operativo mobile. Gli Stati Uniti e l’Australia hanno anche avviato indagini antitrust su Google per le sue politiche di controllo del mercato.

Sebbene la multa sudcoreana sia relativamente modesta, potrebbe segnalare una crescente preoccupazione internazionale per il potere di mercato di Google. La società è stata criticata per aver costruito un sistema di app store che favorisce i suoi prodotti e servizi rispetto a quelli dei concorrenti, limitando di fatto la scelta dei consumatori.

La multa potrebbe anche spingere altre nazioni a prendere provvedimenti contro Google per le sue politiche di controllo del mercato delle app. Molti paesi, tra cui il Giappone, hanno già adottato misure per limitare il potere di Google e degli altri giganti tecnologici.

In particolare, la multa sudcoreana potrebbe avere ripercussioni sulla posizione di Google sul mercato cinese, dove l’azienda ha incontrato difficoltà nel tentativo di reintegrarsi dopo essere stata espulsa diversi anni fa. Sebbene la situazione in Corea del Sud sia diversa da quella in Cina, la decisione della Fair Trade Commission potrebbe segnalare un atteggiamento più severo nei confronti delle politiche di controllo del mercato delle app di Google da parte dei regolatori.

Ad ogni modo, la multa in sé non dovrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari di Google, che ha registrato una crescita continua negli ultimi anni grazie alla sua posizione di dominio nel mercato delle app mobile. Tuttavia, la decisione potrebbe rappresentare un segnale di avvertimento per l’azienda e per altri giganti tecnologici che si sono costruiti posizioni dominanti sul mercato attraverso pratiche anticoncorrenziali.

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Di Carmine

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