I tassi di refinanziamento sono aumentati nell’ultima settimana, con l’aumento medio del tasso per i refinanziamenti fissi a 15 anni e a 30 anni e dell’uno a decimi di punto percentuale per i refinanziamenti fissi a 10 anni. Il tasso di refinanziamento, come quello dei mutui, varia giornalmente e potrebbe subire ulteriori variazioni in risposta alle fluttuazioni del mercato.

Secondo Jacob Channel, economista senior del mercato dei prestiti LendingTree, si prevede che i tassi ipotecari continueranno a oscillare poiché il mercato immobiliare reagisce all’incertezza economica globale. Nel corso dei primi due incontri del 2023, la Federal Reserve ha adottato un ritmo più lento di aumenti in attesa di verificare gli effetti cumulativi dei cambiamenti politici sull’inflazione.

Secondo il più recente Indice dei prezzi al consumo, l’inflazione è stata del 5% su base annua a marzo 2023. Anche se ancora alta, l’inflazione è diminuita costantemente ogni mese dal picco raggiunto a giugno 2022. Alla fine di marzo, la Federal Reserve ha segnalato che potrebbe essere necessario ulteriore irrigidimento delle politiche monetarie per raggiungere il proprio obiettivo del 2% di inflazione.

Guardando ai dati medi dei tassi ipotecari degli ultimi dodici mesi, si è raggiunto un picco alla fine del 2022 ed è stato in diminuzione da allora. Anche se siamo ancora lontani dai tassi di refinanziamento record del 2020 e del 2021, i borrower potrebbero vedere scendere i tassi nel 2023. Secondo Greg McBride, CFA e chief financial analyst di Bankrate, i tassi di interesse fissi di 30 anni dovrebbero terminare l’anno vicino al 5,25%. Tuttavia, gli “homeowners” non dovrebbero concentrarsi sul tempo di mercato, ma devono invece decidere se il rifinanziamento ha senso per la propria situazione finanziaria.

Al momento, il tasso medio per i refinanziamenti fissi a 30 anni è del 7,01%, un aumento di 4 punti base rispetto a una settimana fa. In generale, un refinanziamento fisso a 30 anni presenta un tasso di interesse più elevato rispetto a un prestito a 10 o 15 anni, ma permette rate mensili più basse, utili per coloro che hanno difficoltà a pagare le rate mensili. Il tasso medio per i refinanziamenti fissi a 15 anni è dell’6,20% e quella dei refinanziamenti fissi a 10 anni del 6,34%. In genere, il tasso di interesse per un refinanziamento fisso a 10 anni è inferiore rispetto a quelli a 15 e a 30 anni, ma la rata mensile è più alta.

Secondo McBride, gli utenti in cerca di refinanziamenti dovrebbero cercare di ottenere la miglior condizione possibile, ma dovrebbero anche prendere in considerazione la propria situazione finanziaria e se tale operazione ha senso per le proprie esigenze di bilancio.

Nonostante l’aumento dei tassi, esistono diverse opportunità per chi intende refinanziare il proprio prestito domiciliare. Gli utenti dovrebbero fare una valutazione delle proprie finanze e dei propri obbiettivi per determinare se il rifinanziamento è la giusta soluzione per loro. A questo scopo, si consiglia di confrontare le condizioni offerte da diversi istituti di credito in modo da poter scegliere l’opzione più vantaggiosa.

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