TCS sta sviluppando strumenti AI generativi simili a ChatGPT per soluzioni enterprise
Tata Consultancy Services (TCS) si sta preparando ad integrare la tecnologia AI generativa nelle sue soluzioni enterprise. La società ha sviluppato soluzioni basate sull’automazione per oltre due decenni, ma adesso vuole sviluppare strumenti di AI generativi che possano codificare soluzioni a livello enterprise per la propria clientela.
In un’intervista con Business Line, il COO di TCS, N Ganapathy Subramaniam, ha spiegato che TCS ha sviluppato soluzioni basate sull’automazione da oltre vent’anni. Il prodotto di automazione cognitiva di TCS, MasterCraft, è in grado di riutilizzare ed ristrutturare le righe di codice esistenti per costruire soluzioni. MasterCraft è già stato utilizzato con successo per generare codice per applicazioni specifiche, ma Subramaniam ha sottolineato che il prossimo passo di TCS è quello di adottare l’AI generativa nel prodotto e di sviluppare un software generativo che possa costruire soluzioni a livello enterprise.
“Abbiamo sempre pensato che arriverà il momento in cui dovremo scrivere software che genera software. Il nostro strumento, MasterCraft, è un repository che abbiamo sviluppato vent’anni fa ed è fondamentale per il nostro benessere in molti modi. Ad esempio, il nostro strumento per la banca, TCS Banks, è completamente sviluppato con MasterCraft. Ciò significa che non è stata scritta una singola riga di codice a mano, tutto è generato”, ha detto Subramaniam.
Passo successivo
Sebbene TCS abbia già incorporato qualche livello di AI in queste soluzioni, includere funzionalità generative sarà il passo successivo, secondo Subramaniam. Egli ritiene che possa richiedere da sei mesi a due anni per sviluppare questi strumenti.
Gli esperti ritengono che le tecnologie di AI generativa abbiano il potenziale per creare algoritmi complessi che potrebbero risolvere problemi a livello enterprise. Pertanto, lo sviluppo di strumenti con funzionalità generative potrebbe rappresentare un problema per molti coders di TCS. L’azienda è nota per assumere migliaia di neolaureati ogni anno, che hanno sufficiente conoscenza tecnica per scrivere semplici soluzioni di codifica su larga scala. Con l’AI generativa, questi lavori potrebbero diventare obsoleti.
Subramaniam fa notare, tuttavia, che questa nuova tecnologia potrebbe aprire ruoli per una nuova classe di ingegneri che egli definisce “prompt engineers”. Questi prompt engineer si specializzeranno nello sviluppo di prompts nitidi e precisi per i bot di AI, che forniranno così la soluzione più accurata nel minor tempo possibile su questi input. “La risposta di uno strumento generativo può differire molto dalla qualità delle domande che si pongono”, spiega Subramaniam, “Quindi un prompt engineer avrà una formazione tecnica, insieme a una conoscenza contestuale del business, del cliente e di un grado di design thinking”, ha aggiunto.
Subramaniam ritiene che TCS dovrà riformare i suoi ingegneri per imparare questi strumenti. “L’apprendimento sarà molto più interattivo e meno basato sui libri. Siamo ancora al tavolo da disegno riguardo a come apparirà questa formazione, tuttavia, una tecnologia di AI del genere sbloccherà un enorme potenziale per i lavoratori”, ha detto.
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