Uno studio condotto dall’Università di Glasgow dimostra la possibilità di collegare il cervello umano a un computer per eseguire semplici compiti di imaging computazionale.
I ricercatori Gao Wang e Daniele Faccio hanno utilizzato l’imaging fantasma per ricostruire computazionalmente le immagini di un oggetto nascosto dietro un muro. L’imaging fantasma si basa sull’uso di modelli di illuminazione variabili e sulla rilevazione dei corrispondenti valori di intensità luminosa.
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La novità dello studio è l’utilizzo del sistema visivo umano come sensore e per fornire un feedback in tempo reale. I valori di intensità della luce riflessa dall’oggetto sono stati rilevati dalla corteccia visiva del partecipante e catturati come segnali elettrici da un auricolare con un solo elettrodo. I segnali sono stati quindi elaborati su un computer portatile da un algoritmo progettato per ricostruire un’immagine dell’oggetto nascosto.
Per un’immagine più efficiente e ad alta risoluzione, gli autori hanno aggiunto un ciclo di elaborazione computazionale adattativo. Con l’aiuto del feedback in tempo reale dato dal sistema visivo umano, sono riusciti a modificare i modelli di illuminazione proiettati e migliorare la velocità e la qualità dell’immagine.
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Tuttavia, un esperimento successivo ha dimostrato che quando ai partecipanti è stato chiesto di dire o digitare su una tastiera l’intensità luminosa percepita mentre i loro segnali cerebrali venivano monitorati, la qualità delle immagini ricostruite è stata ridotta.
I ricercatori ritengono che il loro studio possa gettare le basi per sistemi cervello-computer in grado di consentire forme alternative di elaborazione, all’interno e al di fuori dell’imaging. Hanno anche sottolineato che c’è ancora molto da investigare, data la tensione tra l’elaborazione conscia e quella non conscia.
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Il team di Wang e Faccio ha progettato gli esperimenti e scritto il manoscritto. Wang ha eseguito gli esperimenti, raccolto e analizzato i dati.
Lo studio apre nuove possibilità per il future dell’imaging ed i suoi utilizzatori.
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