Twitter ha comunicato che il suo piano di concedere il badge blu a chi paga non prevede la revisione dei criteri di autenticità o notorietà degli utenti utilizzati in precedenza.
Tutti sono concentrati sulla decisione di Elon Musk di rimuovere i badge blu dalle celebrità e dagli utenti di alto profilo a partire dal 1° aprile a meno che non paghino per il privilegio.
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Musk ha promesso di agire, nonostante un tentativo precedente abbia causato una serie di troll e impostori.
Il prezioso marchio di verifica è diventato un elemento distintivo del successo di Twitter dopo il suo lancio nel 2009, aiutando la piattaforma a diventare un forum affidabile per i vip, i politici, le aziende e i sostenitori.
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Ma il magnate Musk e i suoi fan hanno denunciato il badge blu come un simbolo di una classe online, che separa ciò che ha definito i “plebei” di Twitter da un’elite privilegiata.
L’apertura del badge a chi paga, in un programma chiamato Twitter Blue, è stata una delle decisioni prese da Musk quando ha assunto il controllo di Twitter l’anno scorso, ma il suo rinnovamento ha avuto un effetto contrario terribile.
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Nelle prime ore, Twitter è stato invaso da account falsi ma verificati che impersonavano celebrità e grandi aziende, con il prezzo delle azioni della società farmaceutica Eli Lilly che oscillava selvaggiamente a causa di un falso tweet.
Musk ha rapidamente fatto marcia indietro e ha istituito una politica di verifica più accurata per i sottoscrittori, ma molti inserzionisti hanno abbandonato il sito, negando a Twitter una fonte importante di reddito che il CEO sta cercando di sostituire.
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Da quando ha preso il controllo, Musk ha ridotto drasticamente il numero di dipendenti del gruppo e il sito ha registrato una serie di malfunzionamenti tecnici.
Twitter ha inoltre riaperto le porte a decine di migliaia di account sospesi, portando a una ripresa di discorsi d’odio e altri contenuti negativi, secondo le organizzazioni che monitorano i social media.
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“Standard diversi”
Resta da vedere quanti utenti di Twitter pagheranno per un sigillo di autenticità che prima era gratuito.
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“La domanda è, vuoi rispondere ‘sì’ al ricatto”, ha detto l’analista tecnologico indipendente Rob Enderle di Enderle Group.
Se una celebrità o un marchio non paga per un badge Twitter blu, potrebbe essere comprata l’illusione dell’autenticità da parte di un impostore, ha detto l’analista.
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Gli account che ricevono i badge blu come parte delle sottoscrizioni Twitter Blue non saranno sottoposti alla stessa revisione per confermare se rispettano i criteri di “notorietà e autenticità” applicati prima che Musk acquisisse la piattaforma, ha affermato l’azienda in un post.
“Twitter Blue è essenzialmente una ricevuta: dimostra che qualcuno o qualcosa li ha pagati”, ha detto all’AFP l’analista di Techsponential Avi Greengart.
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Al momento, i badge blu delle celebrità, tra cui Justine Bieber e i suoi 113 milioni di follower o il calciatore Cristiano Ronaldo e i suoi 108 milioni, sono etichettati sul sito come account “ereditari”.
“Si tratta di trattare tutti allo stesso modo”, ha twittato la settimana scorsa Musk in risposta a William Shatner, la star di Star Trek, che non vuole pagare.
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“Non dovrebbe esserci uno standard diverso per le celebrità”.
Secondo Travis Brown, uno sviluppatore di software con sede a Berlino che monitora le piattaforme di social media, un totale di 13.200 account ha effettuato il passaggio dal sistema ereditario al nuovo sistema.
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“Con questo ritmo, Musk potrebbe raggiungere un ogni 20 entro la scadenza del 1° aprile”, ha twittato Brown giovedì.
Il dilemma dei conti
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